Gli studenti di ITS Tech&Food in visita alla CAT di Correggio

Un incontro per conoscere da vicino un modello di eco-sostenibilità energetica

Gli studenti del corso ITS Tech&Food “Tecnico Superiore in Digital Marketing dei Prodotti Alimentari” in visita alla CAT

Riprendono gli incontri che CAT – Cooperativa Agro-energetica Territoriale di Correggio realizza con gli studenti delle scuole del territorio e non solo. Venerdì 1 aprile hanno fatto visita agli impianti gli studenti, provenienti anche da fuori regione, del primo anno del corso di ITS Tech&Food “Tecnico Superiore in Digital Marketing dei Prodotti Alimentari” con sede a Reggio Emilia, promosso dalla Fondazione ITS Tech&Food, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per promuovere e valorizzare le eccellenze agrarie, agro-alimentari e agro-industriali del territorio.

CAT, vera e propria eccellenza nella produzione di energia green integrata nel suo territorio, prima Cooperativa Agro-energetica d’Italia certificata da Enama (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) è una struttura capace di sfruttare al massimo il potenziale energetico contenuto in resti organici e in prodotti dell’agricoltura ricavandone biogas ed energia elettrica.

Accompagnati dal Prof. Daniele De Leo e dalla tutor Elena Rocchi, gli studenti hanno visitato gli impianti e, guidati da Gabriele Santi della CAT, hanno avuto modo di conoscere più da vicino il processo che porta alla produzione del biogas. La visita si inserisce perfettamente all’interno del percorso di studi proposto da ITS Tech&Food che, oltre al digital marketing dei prodotti alimentari, comprende anche lo studio delle eccellenze agricole del territorio e le filiere produttive dell’agro-alimentare, con particolare attenzione per il tema della sostenibilità.  

“Abbiamo spiegato loro i nostri sistemi di coltivazione e l’utilizzo dei prodotti di scarto dell’agricoltura”, ci dice Gabriele Santi, che prosegue: “Oltre alla produzione del biogas, abbiamo approfondito proprietà e impieghi del digestato, cioè il prodotto residuale che fuoriesce dall’impianto al termine del processo di fermentazione”. Il digestato è un ottimo fertilizzante che la CAT redistribuisce alle aziende socie conferenti in modo che possa essere utilizzato per fertilizzare in modo naturale campi e vigneti. “Il CRPA, con il quale collaboriamo da diverso tempo”, aggiunge Santi, “ha condotto una serie di studi scientifici che testimoniano l’efficacia fertilizzante del nostro digestato e ne ha confermato i numerosi vantaggi rispetto ai comuni fertilizzanti che, in questo particolare momento, anche a causa della difficile situazione in corso a livello internazionale, sono diventati molto costosi oltre che difficili da reperire”.

La CAT si sta impegnando sempre più per diminuire l’utilizzo di colture dedicate per l’alimentazione dei propri impianti (in particolare, mais, triticale e sorgo) per prediligere l’utilizzo dei sottoprodotti e degli scarti delle produzioni agricole, in particolare graspi dell’uva conferiti dalle cantine, letame e liquame delle stalle.