Liceo Rinaldo Corso: gli studenti chiedono la riapertura delle scuole superiori

Gli studenti del “Liceo Rinaldo Corso” di Correggio manifestano davanti al Municipio

Si stanno moltiplicando in tutta Italia le manifestazioni degli studenti delle scuole superiori che chiedono a gran voce di poter ritornare a scuola in presenza. Dopo mesi di chiusura delle scuole, infatti, la didattica a distanza inizia a manifestare tutti i suoi limiti.

Questa mattina, davanti al Municipio di Correggio, un’ottantina di studenti del “Liceo Rinaldo Corso” ha protestato, nel rispetto delle misure anti-Covid e del distanziamento, contro la chiusura delle scuole superiori. “Abbiamo chiesto chiarezza alle istituzioni e un graduale ritorno in aula”, hanno dichiarato i loro rappresentanti. Consapevoli che la scuola è il loro futuro, gli studenti chiedono “un primo rientro in presenza pari, almeno, al 30%”.

Sono molti i limiti della didattica a distanza che, secondo gli studenti, non può più continuare a sostituire le lezioni in presenza: “Mantenere l’attenzione per cinque o più ore di seguito davanti ad uno schermo è molto difficile e ciò è causa di stress e affaticamento visivo”. A questi problemi, poi, “si aggiungono quelli di natura tecnica relativi alle connessioni internet non sempre stabili”. Nel complesso la didattica a distanza, che pure ha rappresentato una grande opportunità, soprattutto all’inizio della pandemia, si è dimostrata essere inadeguata nel lungo periodo, con ripercussioni negative in termini di efficacia e qualità dell’istruzione scolastica.

Che la didattica a distanza ormai non funzioni più è la stessa ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ad affermarlo: “I ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità, è giusta la loro rabbia. È difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco bene le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale. Se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui”.

Al termine della manifestazione, gli studenti sono stati convocati dalla Sindaca di Correggio Ilenia Malavasi che ha raccolto le loro richieste. “La Sindaca”, ci hanno riferito, “ha confermato che il Comune di Correggio sarebbe pronto a ripartire con la didattica in presenza, ma la decisione sulla riapertura delle scuole spetta alla Regione”.

La Dott.ssa Viviana Cattaneo, Dirigente del “Liceo Rinaldo Corso”, ha detto che “bisogna tentare di non trasformare l’emergenza sanitaria in emergenza educativa: con l’adeguamento dei mezzi di trasporto e la nostra collaudata organizzazione, potremmo portare a scuola in sicurezza gli studenti. In una fase iniziale basterebbe anche solo il 30%”.

Quella svoltasi a Correggio questa mattina è stata la prima di tre manifestazioni previste in questi giorni: la prossima è in programma sabato davanti al Liceo Chierici a Reggio, mentre quella successiva il 22 gennaio in Piazza Prampolini.