Reddito di cittadinanza, come fare domanda

I Caf stanno lavorando da quasi un mese per fornire assistenza fiscale gratuita ai richiedenti.

Lo aspettavano in tanti, ma magari in molti se lo sarebbero aspettati in modo diverso. Dallo scorso 6 marzo i cittadini possono presentare le domande per ottenere il reddito di cittadinanza anche ai Caf e non soltanto alle Poste. Se anche il governo di Giuseppe Conte dovesse eventualmente cadere, per i contrasti fra Lega e Movimento 5 Stelle a causa della Tav, il reddito di cittadinanza, ora che la macchina burocratica è partita, procederà nel suo iter, quindi tutti coloro che ritengano di averne diritto, potranno regolarmente inoltrare la domanda.

10 EURO PER OGNI PRATICA

I Caf forniscono questo servizio ai cittadini gratuitamente, ma riceveranno dall’Inps 10 euro per ogni pratica (esclusa l’Iva) e avranno 5 euro, Iva compresa, per ogni integrazione alla domanda presentata. Al cittadino, comunque, ribadiamo, non verrà chiesto neppure un centesimo.

COSA OCCORRE PER FARE DOMANDA

I cittadini che fanno richiesta di reddito di cittadinanza dovranno essere muniti di documento e modello Isee (chi non lo possiede deve farlo, passando per la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica, Dsu). Compileranno tutta la modulistica necessaria e avranno una ricevuta. Chi presenterà la domanda entro il 30 aprile, se in possesso dei requisiti, riceverà a fine maggio la comunicazione Inps, via email o con sms, di accoglimento della domanda; dopo due giorni arriverà il messaggio delle Poste, per andare a ritirare la card. I cittadini che formuleranno al domanda per il reddito dal primo aprile, riceveranno il beneficio a maggio.

DICHIARAZIONE DI DISPONIBILITA’ AL LAVORO

Entro 30 giorni dal riconoscimento da parte dell’Inps del reddito di cittadinanza, bisognerà presentare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro; dichiarazione che può essere inviata tramite patronato. Sempre entro un mese, si riceverà la convocazione dai centri per l’impiego per sottoscrivere il Patto per il lavoro o dai servizi dei Comuni per stipulare il Patto di inclusione sociale. Esonerato chi presta lavoro di cura in famiglia a un disabile o a un minore di 3 anni.

IL MODELLO C’E’ ANCHE SUL SITO DELL’INPS

Sul sito Inps, intanto, è stato pubblicato il modello di domanda che potrà essere compilato online, attraverso il sistema di identità digitale Spid, senza l’aiuto dei Caf. Le cinque pagina della domanda di reddito, chiariscono che i requisiti di accesso devono essere mantenuti per tutto il periodo di durata del beneficio. Chiariti anche gli obblighi del beneficiario e le sanzioni alle quali si va incontro in caso di attestazioni che risultino non veritiere. Quello dei controlli, soprattutto sul patrimonio mobiliare delle famiglie che richiedono il reddito, sarà un nodo principale da sciogliere. La questione della verifica dei requisiti è molto ampia e si corre il rischio che a richiederlo, sarà anche chi lavora in nero, con i controlli che spetteranno all’Ispettorato nazionale del lavoro. Tutti i componenti della famiglia devono dare la disponibilità al lavoro, eccezion fatta per i pensionati, per i minorenni, per i soggetti con disabilità e per le persone già occupate o impegnate in percorsi di formazione.