Federico Tamagnini, l’enfant prodige del Lentigione

“Il calcio è al centro dei miei progetti futuri, ma so che devo continuare a studiare”.

​​Se penso ai giocatori più forti in prospettiva, ai pezzi pregiati delle serie minori (che minori non sono) non posso che non soffermarmi sul nome di Federico Tamagnini, ragazzo che sta dimostrando di meritarsi gli applausi e la stima degli addetti ai lavori. Ampio merito va riconosciuto allo staff del Lentigione, capace di attrarre giovani talenti e di valorizzarli nel tempo. Abbiamo incontrato il centrocampista ex Cesena e Reggiana per conoscerlo meglio.

Tra una settimana è il tuo compleanno, cosa ti regalerai?

«Forse una giornata di relax oppure una bella rete con la maglia del Lentigione, chissà».

Sei così giovane, eppure tutti mi dicono che hai personalità e carisma da vendere.

«Ringrazio chi l’ha detto, effettivamente sono sempre stato così, mi piace prendere seriamente ogni cosa e cerco sempre di dare il massimo. Il Lentigione ha scommesso su di me, ha creduto nelle mie capacità ed io non ho intenzione di deludere nessuno. Proprio per questo cerco sempre di dare il meglio».

Oltre alla quarta serie è alle porte anche una seconda sfida, certamente non meno importante…

«Sono alle prese con la maturità, una partita secca che non permette errori. Sto studiando e sto cercando di arrivarci preparato, la maturità non mi spaventa, però sono consapevole che si tratta di una fase importante nella vita».

Giocare da professionista e studiare, è possibile?

«La verità? Non è semplice, perché non gioco in Seconda categoria, gioco nel Lentigione. La Serie D è una categoria importante, gli allenamenti sono tanti e le trasferte sono impegnative, non sempre agevoli. Se ti organizzi riesci a studiare e a giocare, io frequento la Filippo Re, a Reggio, e andare a Lentigione non è proprio così comodo».

Molte squadre volevano ingaggiarti, inclusa una piazza a te cara, ma alla fine sei rimasto al Levantini…

«Il presidente Andrea Benassi ha fortemente creduto in me, il Lentigione mi ha dato fiducia ed io non volevo lasciarli a piedi in una stagione così importante. Mi sento legato a queste persone, ci tengo a fare del mio meglio. Inoltre a Lentigione non manca niente, è la piazza ideale per i giovani».

Calcio, studio, sogni, professioni: cosa vedi nel futuro di Federico Tamagnini?

«La mamma mi ha consigliato di continuare gli studi, io vorrei provare a fare la carriera da calciatore, è il mio sogno e ci sono quasi, giocare in D non è facile ed io ci sono riuscito. Chiaro che non ho intenzione di trascurare gli studi, quindi, dopo la maturità, ragionerò su questa possibilità di frequentare l’università».

Amedeo Faino