EidosDanza in Fonderia

Sabato e domenica alle 21 lo spettacolo di Jarmila Dkayova.

Sabato e domenica, in Fonderia, alle 21, lo spettacolo del Collettivo EidosDanza frutto della collaborazione della coreografa Elisa Davoli con la scrittrice Jarmila Dkayová. Nato da un’idea di Marina Blasi ed Elisa Davoli sotto la regia di Ilaria Carmeli, lo spettacolo è prodotto da S.S.D. a R.L. Eidos Danza. Interverrà la scrittrice.

«Una piccola terra di confine, laddove l’Occidente incontra l’Oriente. E’ da lì che vengo. E’ a quella piccola terra, a quel piccolo popolo che ho detto addio, quarant’anni fa, lanciandomi nella mia avventura esistenziale senza la minima consapevolezza del significato profondo di tutto questo…».

La scrittrice di origini slovacche Jarmila Dkayová non è stata costretta ad abbandonare il suo Paese natale per colpa della guerra, della fame o di altri disastri. La sua è stata una libera scelta dettata dalle ragioni del cuore ma non per questo meno lacerante e dolorosa. Cosa significa abbandonare il Paese dove siamo nati e cresciuti per ricominciare altrove? Quanto costa rinunciare alla lingua materna per abbracciare parole nuove dai suoni sconosciuti? Che forma prendono i nostri ricordi, sogni, fantasie? Come affrontiamo la nostalgia che ci assale, la solitudine che sentiamo, il caos interiore che viviamo? E’ ciò che lo spettacolo indaga e narra, attingendo forza dal linguaggio letterario per poi tradurlo in danza attraverso la potenza espressiva del corpo. Nella narrazione personale in chiave metaforica che Jarmila ha appositamente scritto per questo spettacolo, il suo vissuto diventa esperienza universale, interroga lo spettatore attraverso il linguaggio della danza, anch’esso universale. Se, come scrive lei stessa «ciò che per lo scrittore è la pagina bianca per il coreografo è il corpo umano», sul corpo si può scrivere e tradurre nel linguaggio dei gesti quello stesso vissuto, quella stessa esperienza con tutta la sua carica di umanità.