Crisi, in dieci anni chiuse a Reggio 2.000 imprese edili

La crisi partita nel 2008 ha picchiato duro in provincia di Reggio Emilia sulle imprese dell’edilizia.

A pochi giorni dalla manifestazione nazionale del comparto, la Camera di commercio reggiana analizza l’andamento dell’ultimo decennio e registra un calo del 15% delle aziende che hanno cessato l’attivita’.

Un dato peggiore di quello regionale, dove a chiudere i battenti dal 2010 al 2018 e’ stato il 9,5% delle imprese.

Il tracollo ha interessato nello specifico 2.075 realta’ reggiane, con un trend che dal 2012 in poi e’ sempre stato negativo e ha portato a perdere quasi il 25% degli addetti. Tra i Comuni del territorio, quelli piu’ colpiti dall’andamento negativo del settore sono stati, nell’ordine, Reggio Emilia, Reggiolo, Guastalla, Montecchio e Gualtieri, che insieme hanno visto chiudere, in 10 anni, un numero di imprese pari al 41% del totale di quelle edili cessate in provincia.

Le attivita’ piu’ piccole (con un massimo di nove addetti) sono state piu’ esposte rispetto a quelle piu’ strutturate (con piu’ di 50 addetti).

Anche i fallimenti confermano l’andamento critico: nel 2018, l’edilizia e’ stata il secondo settore per numero di procedure aperte, con una lieve crescita rispetto al 2017 e con piu’ di un’impresa su cinque fallita.

In questo contesto, pero’, uno spiraglio per l’industria delle costruzioni viene dall’analisi dei risultati dell’indagine congiunturale del sistema camerale, che nell’ultimo trimestre del 2018 ha registrato un incremento del volume di affari pari al 2,8% e previsioni ottimistiche degli imprenditori dopo anni di buio.

La Buona Notizia

Ma per una serie di notizie negative, ce n’è anche una positiva dato che è di questi giorni la novità che si va verso una conclusione positiva della lunghissima vertenza della Tecno srl di Gualtieri.

È stata infatti depositata nei giorni scorsi la richiesta di “concordato pieno in discontinuità” al Tribunale di Reggio Emilia da parte Tecno dopo l’accettazione dell’offerta giunta dalla società turca Snw.

Ora dovrà essere nominato il giudice che, valutata la validità del piano presentato, farà pubblicare il bando d’asta pubblico per l’acquisto del ramo d’impresa Tecno.

Nel caso non fossero formulate altre proposte questo verrebbe assegnato alla Gualtieri Elettrodomestici, società costituita lo scorso 5 febbraio dalla Snw stessa e da Serdar Saner Mecit che ne diventerebbe amministratore delegato.